Parnaso degl' Italiani viventi, Volumen17Nuova Tipografia, 1800 |
Términos y frases comunes
alfin allor amanti amico Amor Anglia Arno asside auriga baci Belforte biondo bosco braccio candida Cangiato canto capanna CARLO EMANUELLE MALASPINA carmi cetra chiome ciel ciglio Cinta Clori corbezzol corde CRILLON crin cuopre cuor curvo d'amor Dafni desío Doride Driade Duce Elmira Eridano eroi Etruria FANTONI fatal figlio Fille fiori fosche FOSDINOVO CARLO EMANUELLE freddo Freme fronte fugge GIACOMO COSTA gioja giorno gregge guata Iberica ignoto invan l'onda labbra Labindo lampi Lampredi langue languenti Lascia Licori Licoride LUCUMONIA Luna lusinghe lustro MARCHESE DI FOSDINOVO mensa mesto mirto monte mormorar morte Muse Ninfa notte nubi Nume omai onore pace pallido pastori petto piange pianto pietoso piume placido raggio regi ricuopre ride ridente riposa ritorno Rodney rose rupe sacro sasso scendere scherzando sdegno Sebeto selve siegue soave sospira sponda spose Sprezza stolto suon Tamigi Tigellino Tirsi tomba Trace tremanti urna varco Veggo vento verginella vizj vuò
Pasajes populares
Página 88 - L'Adriaca donna in bellicosi carmi , Pende al paterno esempio II Sardo regnator dubbio nell'armi . Italia mia , ti lacera Gente varia di leggi e di favella , E tu dall'ozio macera Siedi a mensa Circea straniera ancella . A morte già ti sfidano Barbare torme , in cui valor non langue, E il contrastato Eridano Porta tributo al mar d'onda , e di sangue , L'angui— crinita Furia S'agiti pure fra le risse ultrioi , Della materna Etruria . Non può tinger d...
Página 81 - L'eroe vecchiezza nella tomba spinse Pace smarrita cuoprì il volto , e cinse Marte il cimiero . Rise Discordia , non chiamato auriga Saltò sul carro apportator di guerra , E con un guardo misurò la terra Dalla quadriga . All'armi...
Página 111 - Non temer guerrieri affanni E difender dai tiranni La tremante libertà. Fra quei candidi ligustri Che l'amore a me comparte I temuti allòr di Marte Alle chiome intreccerò. Con le corde della cetra Curvo teso un arco armeno, Io temprate di veleno Le saette vibrerò....
Página 100 - L'elmo riponi, al sen l' usbergo ; destati Dal lungo sonno, e sulle vette alpine Alla difesa ed ai trionfi apprestati. Ahimè! nel 1796, il Fantoni, giacobino in azione, contaminò questo passo nobile e degno con una goffa...
Página 81 - ... cinse Marte il cimiero . Rise Discordia , non chiamato auriga Saltò sul carro apportator di guerra , E con un guardo misurò la terra Dalla quadriga . All'armi, all'armi...
Página 83 - Lieo, risveglia il lento fuoco, accresci l'aride legna, di sanguigna cera spoglia su l'orlo una bottiglia, e mesci «cipro
Página 12 - Tessere aborro su pietosa lira Un inno lordo di fraterno sangue , Sento i singulti di chi piange , e langue , E di chi spira . Non crescon palme sul Castalio rivo: Né il fertil margo alto cipresso adombra ; Protegge i vati con la docil...
Página 12 - Tessere aborro su pietosa lira un inno lordo di fraterno sangue; sento i singulti di chi piange e langue, e di chi spira. 25 Non crescon palme sul castalio rivo, né il fertil margo alto cipresso adombra: protegge i vati con la docil ombra palladio ulivo. Venite al rezzo de...
Página 9 - Benché in Parnaso primi si assidano Pindaro immenso, mesto Simonide, e Alceo dai lunghi affanni, spavento dei tiranni, vivono eterni quei greci numeri, 1o che alle tremanti corde del Lazio sposò l'arte animosa del cantor di Venosa.
Página 99 - Su lo piume adagiato, i di languenti Passi oziosa e di tua gloria immemore. • Alle mense, alle danze i figli tuoi Ti sieguon sconsigliati, e il nostro orgoglio Più non osa vantar duci ed eroi, Che i spiranti nel marmo in Campidoglio.