Parnaso degl' Italiani viventi, Volumen3,Página 3Nuova Tipografia, 1798 |
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... aspetto L'ire frenò la furibonda Dea ; Anzi , poichè a cangiar prende diletto , Scordati in faccia a lui gli sdegni e l'onte , Tornò tranquilla , e serenò la fronte . Disciolta l'atra nube , discoprío Lucido il crine oltre l'usato 14 LA ...
... aspetto L'ire frenò la furibonda Dea ; Anzi , poichè a cangiar prende diletto , Scordati in faccia a lui gli sdegni e l'onte , Tornò tranquilla , e serenò la fronte . Disciolta l'atra nube , discoprío Lucido il crine oltre l'usato 14 LA ...
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... FIGLIO spera , E tra i bei lampi del reale aspetto , Su cui sta pinta l'anima sincera , Splender le tue virtù già tutte vede , E la prima mirar LUISA crede , Vieni , o FERNANDO , il regio serto cingi In 16 LA FELICITA ' DELL'AUSTRIA.
... FIGLIO spera , E tra i bei lampi del reale aspetto , Su cui sta pinta l'anima sincera , Splender le tue virtù già tutte vede , E la prima mirar LUISA crede , Vieni , o FERNANDO , il regio serto cingi In 16 LA FELICITA ' DELL'AUSTRIA.
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... aspetto , e volse la sublime Curva mole sacrata all'alte cime . Sieguongli mille in folto e nobil coro , Quai sorgon dietro ad Espero le stelle ; Vedi animarsi i marmi ai cenni loro , E le tele spirar forme più belle ; Sorge fra lor ...
... aspetto , e volse la sublime Curva mole sacrata all'alte cime . Sieguongli mille in folto e nobil coro , Quai sorgon dietro ad Espero le stelle ; Vedi animarsi i marmi ai cenni loro , E le tele spirar forme più belle ; Sorge fra lor ...
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... aspetto . Era sorta sul balzo d'Oriente Da i freddi amplessi del marito annoso , Colle chiome dorate all'aura sparse , Avvolta in roseo manto che risplende Di biancheggianti perle ond'è trapunto , Del rinascente dì la messaggiera . Già ...
... aspetto . Era sorta sul balzo d'Oriente Da i freddi amplessi del marito annoso , Colle chiome dorate all'aura sparse , Avvolta in roseo manto che risplende Di biancheggianti perle ond'è trapunto , Del rinascente dì la messaggiera . Già ...
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... aspetto . Così talora al soffio impetuoso D'Austro e di Coro miri in cento guise Le lievi paglie errar , l'aride frondi , E le minute arene insiem confuse E Mescolandosi ognor per l'aer vuoto . questo il dolce tenipo , in cui si schiude ...
... aspetto . Così talora al soffio impetuoso D'Austro e di Coro miri in cento guise Le lievi paglie errar , l'aride frondi , E le minute arene insiem confuse E Mescolandosi ognor per l'aer vuoto . questo il dolce tenipo , in cui si schiude ...
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Términos y frases comunes
alfin all'armi allor Anglia antenne Apriche Aquilone Ascrea Aura belle britanni canori carmi cenno ceruleo chioma cielo cinto colla crine cupo d'Albion d'intorno d'Orazio de'più diletto divina dolce Duce ecco Erinni Eroe Etruria Fantasía fatale fato festosi fiamma figli fior flutti folto fremito fronda fronte gentil Giglio giri gran grembo grida guarda guerrier illustre intorno invan l'ali L'augusta l'aura l'ombra l'onda legno lieto lumi maestoso manto Marte membra Mira mirti mortal morte Muse Natura negra nemiche Nettuno nobil notte novella nubi Nume nuovo ognor ondeggiar orror Otello petto pianto piè Pign Pindo plauso plettro Poeta prore Quid quod rauco regio rimbomba rimira rotto ruina sacro sangue sanguigna Seguela senno seno serena serto Shakespeare soave spirto sponde stuol sublime suol suon T.III talor Tamigi tibi tomba Toscana tosco tromba tuon Vedi veggio velo virtù vizj volto Zaira دو
Pasajes populares
Página 152 - Obscurata diu populo bonus eruet atque Proferet in lucem speciosa vocabula rerum, Quae priscis memorata Catonibus atque Cethegis Nunc situs informis premit et deserta vetustas ; Adsciscet nova quae genitor produxerit usus. Vehemens et liquidus puroque simillimus amni 120 Fundet opes Latiumque beabit divite lingua...
Página 68 - Who, you all know, are honourable men : I will not do them wrong ; I rather choose To wrong the dead, to wrong myself, and you, Than I will wrong such honourable...
Página 144 - Bioneis sermonibus et sale nigro. 60 tres mihi convivae prope dissentire videntur, poscentes vario multum diversa palato. quid dem? quid non dem? renuis tu, quod iubet alter; quod petis, id sane est invisum acidumque duobus.
Página 32 - Da gran tempo la più sana parte delle persone di gusto s'è accorta che moltissime regole stabilite dai Critici son false, giacché si trovano smentite dalla natura. I Poeti più illustri consultando solo questa gran maestra, e ignorando o disprezzando le regole, son giunti a toccare gli animi sensibili, anche peccando contro le critiche leggi.
Página 61 - L' error de' ciechi che si fanno duci ! Questi fu grande appunto , perché il freno Servii dell' arte non legò giammai A lui le infaticabili e ritrose Impazienti penne. Arte infelice Quando a natura contrastare ardisce, E imprigionarla tenta , e farla serva : Guarda che possa l
Página 161 - Herodis palmetis pinguibus, alter dives et importunus ad umbram lucis ab ortu 185 silvestrem flammis et ferro mitiget agrum, scit Genius, natale comes qui temperat astrum, naturae deus humanae, mortalis in unum quodque caput, vultu mutabilis, albus et ater.
Página 34 - Ariosto, condannano poi questi poeti, perchè hanno peccato contro le regole di Aristotele. Voi, Signora, avete avuto il coraggio di scuotere questo giogo servile, e dall' autorità dei nomi illustri vi siete appellata alla natura, avete interrogata lei sola facendo tacere i pregiudizi; ed ella vi ha risposto collo stesso semplice , ma sublime linguaggio , col quale è usata di parlare ai gran poeti, e non già con quello , che nel silenzio delle passioni hanno immaginato a lor senno i freddi legislatori...
Página 147 - Or va' , medita i versi , e il debol fianco Strascica , e il colle d' Elicona ascendi Quando il capo e il polmon ti senti stanco, E il divin fuoco delle Muse accendi Fra gli urti , le minacce ed i rumori D'asini, di carrozze e seccatori. Fuggono i versi il fremito , il fracasso Delle cittadi , amai) le verdi sponde . Là dove mormorando esce da un sasso II fonte , e in rauco suon l' aura risponde , I seren delle Corti (i), e l'ombre umili Di Mezzomonte , ei Fiesolani colli.
Página 35 - ... ozio della campagna , a quella dolce violenza , colla quale V estro ci comanda , ed ho scritto i seguenti versi , né quali ìion si trova di pregevole che le lodi di Shakespeare ., e il vostro nome. Sperando frattanto , che il desiderio di esprimere tutta la venerazione, che professo a quel divino poeta ed al vostro merito , farà trovar qualche scusa presso di voi , e de vostri illustri concittadini a" miei deboli versi 3 col più profondo ossequio ho l'onore di dirmi.
Página 64 - E allo spirar dell'aura insiem confusi Gli animali ondeggiar, le piante, i sassi. In rozze sì ma ricche e maestose Spoglie dispiega la sublime faccia, E le maschie bellezze, e il vero e il grande Spettacol che sorprende, e occupa i sensi La Natura anche incolta, e sì trionfa Dell'arte che imitarla invan si sforza, E indarno il debol suo vigor coi vani Ingegnosi ornamenti, e lo studiato Ordine e simmetria nasconder tenta. Dunque invan...