Versi scelti, 1939-1989 |
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E guarderemo E guarderemo dai vetri ancora i fanali e gli scali Di una stazione di notte dove una folla tace Di dormenti e di morti d'altri inverni . e La mano ha perduto la mano e la fronte è caduta . Il cuore ha lasciato il cuore ...
E guarderemo E guarderemo dai vetri ancora i fanali e gli scali Di una stazione di notte dove una folla tace Di dormenti e di morti d'altri inverni . e La mano ha perduto la mano e la fronte è caduta . Il cuore ha lasciato il cuore ...
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Verso altre stanze sibila nel buio nel suo fuoco la radio . Viene chi aspetta con me . Non ho che quella mano stretta alla mia . Poco a poco quieta . E tu E tu dammi la mano la cara mano 1950 DA « POESIA E ERRORE » 46 Per questa luce .
Verso altre stanze sibila nel buio nel suo fuoco la radio . Viene chi aspetta con me . Non ho che quella mano stretta alla mia . Poco a poco quieta . E tu E tu dammi la mano la cara mano 1950 DA « POESIA E ERRORE » 46 Per questa luce .
Página 182
Se tendi la mano puoi di quassù toccare i monti, la città dov'eri una volta esistito, gli ingombri di forme del cielo e del tempo, il passato stanchissimo. Vuoi sapere che cosa sarà di te? Vuoi ancora naturalmente saperlo.
Se tendi la mano puoi di quassù toccare i monti, la città dov'eri una volta esistito, gli ingombri di forme del cielo e del tempo, il passato stanchissimo. Vuoi sapere che cosa sarà di te? Vuoi ancora naturalmente saperlo.
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