Giornale enciclopedico di Firenze, Volumen41812 |
Otras ediciones - Ver todas
Términos y frases comunes
Accademia Accademia della Crusca alcune altre anco antichi Antonio Fortunato Stella arti associati Autore avea bella Biduino buon Cammeo in Onice Canto carta velina celebre Codice colla creduto critica Crusca d'Italia Dante detto dice Diptero dissertazione dotto ediz edizione Elegia Ercole Esiodo Etruschi Favole Fedro Fiorentina Firenze Francese Ganimede Giove Giunone gran Greci Gruamonte illustri inedite intaglio Italia Italiani l'Autore Largo Decim Latini Latona lavoro Lettera lettere librajo libro lingua lingua etrusca Lingua Italiana lode maggior medesimo Medici mente Micali Milano monumenti mostra Niccola Niobe Niobidi nome notizie nuova Omero opere osservazioni Parigi Perotti Pisa pittura poema poesia poeti porto pisano presente prezzo prova pubblica pure ragione ritratti Romani scritto scrittori secolo Serapide signor Micali stampa stile storia Tancredi tavola testa tipografia Tomo tore Toscana trad traduzione Trattato varj vede Venezia versi Vitruvio volume Zannoni zione
Pasajes populares
Página 12 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono...
Página 375 - Tremar sentì la man, mentre la fronte, Non conosciuta ancor sciolse e scoprio. La vide e la conobbe; e restò senza E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
Página 10 - Prosino in spezie mandò per certe cataste, senza dirmi nulla; e al pagamento mi voleva rattenere dieci lire, che dice aveva avere da me quattro anni sono, che mi vinse a cricca in casa Antonio Guicciardini.
Página 373 - 1 novo dì rinchiude alquanto i lumi; e '1 sonno in lor serpe fra '1 pianto. 91. Ed ecco, in sogno, di stellata veste cinta gli appar la sospirata amica: bella assai più; ma lo splender celeste orna, e non toglie la notizia antica: e con dolce atto di pietà le meste luci par che gli asciughi, e così dica: — Mira come son bella e come lieta, fedel mio caro; e in me tuo duolo acqueta. 92. Tale io son, tua mercé: tu me da...
Página 9 - ... qualche cosa agli uomini, e allora starà bene a voi durare più fatica, vegliar più le cose, ea me partirmi di villa, e dire, Eccomi. Non posso pertanto, volendovi render pari grazie, dirvi in questa lettera altro che qual sia la vita mia ; e se voi giudicate che sia da barattarla colla vostra, io son contento seguitarla.
Página 48 - Che gli assegnò sette e cinque per diece. Indi partissi povero e vetusto ; E se il mondo sapesse il cor ch' egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Página 10 - Così stetti tutto settembre; dipoi questo badalucco, ancoraché dispettoso e strano, é mancato con mio dispiacere ; e quale la vita mia dipoi vi dirò. Io mi levo col sole, e vommi in un mio bosco che io fo tagliare, dove sto due ore a riveder...
Página 11 - Viene in questo mentre l'ora del desinare, dove con la mia brigata mi mangio di quelli cibi che questa mia povera villa, e paulolo patrimonio comporta.
Página 375 - D'un bel pallore ha il bianco volto asperso, 69 come a' gigli sarian miste viole, e gli occhi al cielo affisa, e in lei converso sembra per la pietate il cielo e...
Página 15 - Medici mi cominciassino adoperare, se dovessino cominciare a farmi voltolare un sasso ; perché se io poi non me li guadagnassi, io mi dorrei di me, e per questa cosa, quando la fussi letta, si vedrebbe che quindici anni che io sono stato a studio dell...