Teosofia: opere postume, Volumen5

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Intra, 1874
 

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Página 2 - Questa legge dichiara che l'essere ha un cotale organismo ontologico, e che la mente divellendo un organo dall'intero organismo ne ha un tal ente che, se si prende come ente completo, nasconde in sé un assurdo, del quale assurdo tostochè la mente s'accorga, conchiude che quell'organo divelto non può stare così solo, è nulla, e neppure si può pensare quando vi s'abbia visto dentro Teosofia I, p.
Página 531 - Et inspexi cetera infra te et uidi nec omnino esse nec omnino non esse: esse quidem, quoniam abs te sunt, non esse autem, quoniam id quod es non sunt.
Página 524 - Alio modo dicitur aliquid cognosci in aliquo sicut in cognitionis principio ; sicut si dicamus quod in sole videntur ea quae videntur per solem. Et sic necesse est dicere quod anima humana omnia cognoscat in rationibus aeternis, per quarum participationem omnia cognoscimus. Ipsum enim lumen intellectuale, quod est in nobis, nihil est aliud quam quaedam participata similitudo luminis increati, in quo continentur rationes aeternae.
Página 373 - L' anione dell' anima col corpo consiste propriamente in una percezione immanente, per la quale il soggetto intuente l'idea afferma il sensibile dopo averne in questa intuita l'essenza — (Teosof.
Página 3 - Conciossiaché quando la mente pone sua attenzione in un organo dell'essere separato dal tutto, allora ella non giudica mica che quell'organo possa stare da se solo o non possa, ma questa questione né la concepisce né la decide. Onde l'oggetto del suo pensare non è punto assurdo; che...
Página 4 - ... virtualmente ammettendosi quella decisione che sarà trovata giusta. Questa disposizione della mente che sana il difetto del pensar relativo, sfugge alla riflessione scientifica, la quale non fa altro che considerare l'oggetto come fosse smembrato dal suo tutto ontologico, e si ferma non nell'oggetto, ma proprio in questo dismembramento; il contrario di ciò che fa il pensar comune, che si ferma nell'oggetto, e al suo dismembramene non bada.
Página 9 - Ora col porre un ente relativo non si moltiplica assolutamente l'ente; sicché rimane, che assolutamente l'assoluto e il relativo sia non già una sostanza sola, ma bensì un essere solo, e in questo senso non v'abbia diversità di essere anzi unità di essere — (Teosof. Voi.
Página 173 - Dal che procede che l'ente che non ha intelligenza è incompleto, e ha bisogno di appoggiarsi alle intelligenze fuori di lui, alle quali solo egli è relativo: all'incontro l'ente che è dotato d'intelligenza è...
Página 3 - ... da principio, facilissimamente ci travia nell'errore. Egli è un pensar riflesso: la riflessione cade sull'oggetto del pensar comune, e lo vede solo, dismembrato dall'organismo dell'essere. Non considera punto né poco, che la mente nel comune pensare non pronuncia cosa alcuna sulla possibilità o verità di tale smembramento; che questa questione non l'attira, non la occupa punto, rimanendo a decidersi come ella si dovrà, e virtualmente ammettendosi quella decisione che sarà trovata giusta....
Página 3 - In cotal pensiero non vi ha alcun assurdo : che anzi in esso si sottintende e quasi virtualmente si dice, che il mondo, posto che è, s'avrà tutte le condizioni necessarie alla sua esistenza ; ma queste non si cercano ancora e molto meno si negano ; le si lasciano stare come sono. Questo primo grado...

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